Ortodonzia invisibile

Un difetto estetico, un problema non corretto durante l’infanzia, un trauma: sono molte le ragioni per le quali, anche da adulti, potremmo avere bisogno di un intervento di ortodonzia per correggere la posizione dei nostri denti. Una prospettiva che spaventa molti soprattutto per il fattore estetico. Tutti, infatti, pensiamo subito all’apparecchio fisso, con le piastrine metalliche e gli elastici colorati come per i bambini.

Fortunatamente oggi esistono tipologie innovative di apparecchio molto discrete che, spesso, nemmeno si notano dall’esterno, ma risolvono ugualmente il nostro problema donandoci un sorriso smagliante. Vediamo dunque per quali motivi potremmo trovarci a dover ricorrere ad un trattamento ortodontico da adulti, quali sono le caratteristiche dell’apparecchio invisibile e quali sono le alternative che abbiamo a disposizione.

Sono sempre di più infatti gli adulti che richiedono al proprio dentista un trattamento ortodontico per migliorare la propria dentatura, merito anche delle soluzioni sempre più discrete offerte dal mercato. Ma quali sono i problemi più frequenti da risolvere?

Nell’adulto la dentatura è ormai quella definitiva e la crescita cranio-facciale è ormai completa, di conseguenza si andrà ad agire sui movimenti dentali e, in particolare, su vari tipi di malocclusione, ovvero sul fatto che i denti dell’arcata superiore non si allineano perfettamente con quelli dell’arcata inferiore.

Le malocclusioni possono essere congenite oppure acquisite, e spesso “eredità” di cattive abitudini infantili come succhiarsi il dito oppure utilizzare il ciuccio troppo a lungo. Il problema può essere determinato anche da un trauma come la caduta di un dente non rimpiazzato.

Malocclusioni più frequenti

I casi più diffusi che possiamo, eventualmente, osservare guardandoci allo specchio con attenzione sono i seguenti:

  • Distema, situazione nella quale vi è spazio tra gli incisivi che, quindi, non si toccano.
  • Affollamento, ovvero una carenza di spazio nella bocca per cui i denti tendono a scontrarsi tra loro.
  • Sovramorso, quando la mascella e i denti dell’arcata superiore sporgono in avanti rispetto alla mandibola e all’arcata inferiore.
  • Prognatismo, ovvero la condizione contraria con i denti dell’arcata inferiore che sporgono in avanti rispetto a quelli superiori.
  • Morso profondo, in questo caso, i molari si chiudono correttamente, mentre gli incisivi superiori coprono troppo quelli inferiori.
  • Morso aperto, ovvero quando i denti anteriori non si toccano nonostante la chiusura possa sembrare corretta.

L’ortodonzia entra in campo per risolvere tali malocclusioni, ne guadagneremo non solo un sorriso sano e smagliante, ma anche una bocca in cui è più facile mantenere una corretta igiene orale. Se i denti sono più allineati, infatti, è più semplice pulirli quotidianamente in maniera efficace, riducendo così il rischio di carie dentale e malattie parodontali.

È da precisare che non tutte le malocclusioni sono risolvibili con la sola ortodonzia (posizionando cioè un apparecchio), ma a volte a causa di problematiche legate alla posizione di mascella e mandibola è necessario ricorrere alla consulenza di un chirurgo maxillo-facciale.

L’immagine tipica dell’apparecchio è quella della struttura fissa: su ciascun dente viene posizionata una piastrina di metallo, unite da un filo di metallo. È possibile, tuttavia, sostituire il materiale delle piastrine, impiegando brackets di ceramica o di altro materiale trasparente che renderanno l’apparecchio decisamente poco visibile.

L’apparecchio ortodontico tradizionale è, secondo alcuni dentisti, ancora la soluzione più efficace e breve per raggiungere l’obiettivo.

 

Allineatore invisibile

Come suggerisce il nome, questo dispositivo si può togliere e mettere in maniera autonoma. Si tratta di una sequenza di mascherine trasparenti che vengono cambiate ogni 7-15 giorni con lo scopo di ottenere un progressivo allineamento dentario.

Le mascherine vengono fabbricate partendo da modelli della bocca scansionati e realizzati da stampanti 3D che grazie a software specifici sotto indicazione dello specialista realizzano una sequenza di modelli contenenti ciascuno una progressiva correzione della malocclusione. Gli spostamenti avvengono anche grazie all’ausilio di piccoli spessori di resina applicati temporaneamente sulla superficie dentaria.

Sono pressoché invisibili ed il grande vantaggio oltre all’estetica è la possibilità di rimuoverli per mangiare o lavare i denti.

La durata del trattamento e il numero di allineatori è stabilito all’inizio del trattamento grazie alla pianificazione digitale iniziale.